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giovedì 7 giugno 2012 22:25:00

 

Presentato il VII Rapporto Italiani nel Mondo 2012.
 

Il 30 maggio è stato presentato, dal Centro Studi e Ricerche Idos della fondazione Migrantes, il 'VII° rapporto - Italiani nel mondo 2012.
 

Il rapporto, introdotto da Mons. Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, è stato curato da Franco Pittau e Delfina Licata, rispettivamente direttore scientifico di Idos e caporedattore del rapporto.

 

Si sono alternati alla tribuna diversi relatori, tra gli altri il Prefetto Pansa, in rappresentanza del Ministero degli Interni, e l'ambasciatrice Zuppetti della DG degli italiani nel mondo del Mae.

 

Il Prefetto Pansa ha sottolineato che, pur avendo lui una esperienza molto lunga in materia di emigrazione, immagina che a partire da subito le scelte in direzione delle migrazioni, quelle dei giovani italiani che hanno ripreso con forza a migrare e quelli degli immigrati, possano partire da un piano di valutazione unica del fenomeno e non continuare ad osservarli come fenomeni distinti visto anche che si parla, attraverso i dati censiti, di 10 milioni di soggetti.

 

Anche in questa edizione del rapporto il punto di partenza è quello della emigrazione del passato considerando l'Italia uno dei paesi industrializzati che ha dato uno dei maggiori apporti ai flussi migratori internazionali con quasi 30 milioni di emigrati dall'unità d'Italia ad oggi.

 

Il vero punto di caratterizzazione di questa edizione è stato quello riferito alle nuove migrazioni ed in particolare alle migrazioni dei giovani italiani in Europa ma anche oltre oceano. È il segno della crisi e del mancato investimento sui temi della formazione e della ricerca; è un continuo dissanguamento delle potenzialità che il nostro paese ha e che molto influiranno sulla annunciata politica per la crescita del nostro paese.

 

Altre relazioni hanno affrontato i temi della lingua e della cultura e dell'apporto che gli italiani hanno dato al successo delle nazioni in cui sono migrati.

 

Il rapporto è ricco di dati e di tabelle sulla migrazione degli italiani all'estero e contiene, come già in passato, l'articolazione di questi dati per paese di provenienza e di destinazione nonché per fasce di età e per nascita (oriundi) o emigrazione negli ultimi 10 anni. Da essi si possono rilevare le dinamiche del fenomeno e definire le politiche, coerenti con quelle delle proprie organizzazioni rappresentate, in direzione di una maggiore e migliore qualità dei servizi resi a questa parte dell'Italia che vive fuori dai confini nazionali.

 

La presentazione si è conclusa con l'intervento dell'Ambasciatrice Zuppetti che ha ripreso molti degli argomenti delle diverse relazioni ed in particolare i temi dei tagli e delle rappresentanze diplomatiche nel mondo.

 

L'ambasciatrice ha informato i convenuti che, su questi temi, è aperta una riflessione che dovrà portare in tempi brevi alla revisione ed all'aggiornamento delle politiche e della strumentazione necessaria a svolgere un ruolo positivo, come lo è stato in tutti questi anni, da parte sia del Governo che del Ministero degli Esteri sia delle diverse associazioni che molto hanno dato in tema di rappresentanza e di accompagnamento alle popolazioni migrate, facendo tesoro di queste esperienze e definendo quali le politiche per le nuove migrazioni.