mercoledì 7 marzo 2012 16:00:00
Alcuni sono italiani, altri, dal bel colore olivastro, eritrei. Sono dodici ragazzi, portano sul palmo un lumino appena acceso al cero pasquale; il silenzio e lo sguardo della gente li accompagnano fin sopra i gradini. Consegnato, infatti, all’entrata, era rimasto a lungo un punto interrogativo. Ma poi dopo l’omelia capiscono che essi stessi ricordano i primi discepoli e milioni di altri ancora, che hanno fatto lo stesso cammino di passione e di morte del Maestro. Una vita paradossale, un fallimento apparente. Trasfigurati ora come lui: una luce. L’assemblea di migranti che ritrovo nella chiesa a Londra, Brixton Road lo sa: è il loro stesso cammino, un calvario o una via crucis, come si voglia chiamarlo. La vita di ogni migrante lo è. Anche se lentamente poi si trasforma, si trasfigura e si illumina. Da tragedia sa diventare spesso una luce per tutti. Sa entrare negli occhi e nel cuore degli altri.